Cari/e,
Fra poche ore potremo rendere operativi quei comportamenti individuali e collettivi esplicitati negli ultimi decreti del Governo Italiano che sono chiari a tutti (!?).
Dopo questa notte potremo tutti uscire "di più" rispettando il distanziamento fisico con le persone che non vivono con noi e saremo liberi di andare a trovare i parenti sino al VI grado. (Chi si ricorda qual'è l'albero genealogico?) Scherzi a parte, spero che ognuno di noi abbia il buon senso di rispettare le norme igieniche e rispettare le indicazioni che gli esperti ci forniscono costantemente tramite media e tanti altri mezzi tecnologici da tutti noi tanto amati. (?)
Chiudo gli occhi e ricordo l'8 Marzo 2020. Fu una domenica quasi come tutte le altre.
La sera mi ritrovai a confrontarmi con le persone che più amo di tutto quello che si sarebbe prospettato con la diffusione incontrollata del Covid-19. Sorrisi, parole, ricordi, progetti ... circondati da mimose gialle, luminose, gioiose e rare perché il commercio delle mimose quest'anno è stato limitato.
Pochi giorni a seguire tante altre cose si sono limitate ma la forza di volontà e la determinazione di menti libere e creative non può limitarsi quando lo spazio fisico si riduce.
Ma siamo sicuri? Siamo sicuri che la mente continua a funzionare come è abituata in condizioni "normali" e ad avere gli stessi impulsi vitali se il nostro corpo deve rispettare spazi limitati?
La risposta è: non lo so. Chi dovesse avere una risposta sarei curiosa di leggerne la spiegazione. Ad ogni modo abbiamo tutti, come meglio potevamo, superato quella che hanno definito "la fase 1". La fase che verrà mi piace chiamarla "Emorational" ed ora provo a spiegarvi a cosa mi riferisco.
Personalmente continuerò a fare quello che ho fatto fin ora ma con una livello di consapevolezza diverso; chi di voi in questo periodo ha controllato emozioni e a volte ha deciso di fare, fare, fare invece che pensare? Invece che scrivere? piangere? Fermarsi ad ascoltare il proprio respiro e il respiro di chi vive insieme a noi ...
Qualsiasi cosa abbiate fatto è stata la cosa giusta per voi in quel momento e con chi era con voi è stato altrettanto.
Siamo al 4 Maggio 2020; "Emorational" non esiste in nessun vocabolario ma è l'espressione che descrive una miscela di espressioni linguistiche e formulazioni di pensiero che rappresentano la parte emozionale e la parte razionale di ognuno di noi.
Tutti noi, in ogni cosa che facciamo, siamo guidati da queste due componenti che si attivano in zone diverse del nostro cervello e generano energia ed impulsi che si manifestano in azioni.
Considerando la difficoltà, a noi tutti nota, di raggiungere un equilibrio perfetto tra emozioni e razionalità vorrei richiamare alla mia e alla vostra attenzione queste due parti vitali dell'essere umano. Quanti hanno in questo periodo contraddetto se stessi più volte o gli altri? Quanti di voi hanno sperimentato emozioni contrastanti e formulato pensieri antitetici da un giorno all'altro?
Non è follia; è l'essere emozionali-razionali!
Tutto ciò che abbiamo sperimentato sino ad oggi è parte del nostro bagaglio vitale e fonte di ispirazione per agire nel migliore dei modi in futuro.
Mi aggrego con chi dice che da questa "esperienza" l'essere umano non ha imparato e non imparerà ad essere "più umano" semplicemente perché fortemente credo che chi siamo non cambia ma ciò che pensiamo (essere razionale) in base a quello che proviamo (essere emozionale) è in continuo cambiamento; perciò concediamoci dialoghi "emorational". Concediamoci la possibilità di contraddirci pur senza ferire o ledere alcun diritto altrui.
La voglia di essere coerenti e perfetti nei nostri pensieri e nelle nostre azioni non consente pienamente alla nostra parte emozionale di manifestarsi. Con tale affermazione non intendo dire che possiamo concederci di affrontare la quotidianità che verrà con spensieratezza e senza cognizione di causa ma concediamoci l'emozione di tornare a sentire le onde del mare, il vento che accarezza il nostro viso, il sole che riscalda il nostro corpo sino a farci sentire abbracciati, consolati e accolti in una nuova fase che verrà ... la fase che tutti attendevamo; una nuova fase della nostra vita colpita da un nemico invisibile che non guarda in faccia nessuno ma noi possiamo vederlo negli occhi degli altri, nei ricordi di chi non c'è più, nelle parole di chi ha sofferto ed è guarito, nei racconti di chi soffre perché ha perso il lavoro o ha perso una prospettiva di vita stabile.
Ognuno di noi ha percepito e percepisce il nemico invisibile in modo diverso, non è giusto, lo so ... l'unica cosa che possiamo fare è continuare ad essere noi stessi e concederci di piangere quando ne abbiamo voglia, di ridere quando ne abbiamo voglia, di essere ligi ai nostri doveri e di non dimenticarci che tante altre fasi arriveranno e non sarà tanto importante quello che sarà scritto nei decreti tanto quanto come affronteremo le condizioni che ci consentono di stare al mondo.
Buona Emorational notte a tutti.
Luisanna Carleo
Consulente Work, Family and Personal Wellbeing
Comments